lunedì 23 maggio 2016

A SCUOLA E' ARRIVATA...

A SCUOLA E' ARRIVATA...





LUCIA!
HA SUONATO IL CAMPANELLO E CI HA FATTO UNA GRANDE SORPRESA!
E' ARRIVATA CON UNO STRANO STRUMENTO MUSICALE, FATTO DI CANNE DI BAMBU'...
E' IL FLAUTO DI PAN, E QUESTA E' LA SUA STORIA. LUCIA HA VOLUTO RACCONTARCELA IN SALONE!





IL FLAUTO DI PAN


Siringa era una ninfa degli alberi, uno spirito che si presentava con l’aspetto di una giovane donna; come tutte le ninfe abitava le campagne, i boschi e le acque, proteggendo la natura. Viveva in una grotta e passava il suo tempo a filare e a cantare con le sue sorelle.
Siringa era bellissima e amava il verde dei boschi fitti e inesplorati, misteriosi e tranquilli.
Anche Pan, il dio allegro delle greggi e dei pastori, amava l’ombra dei boschi e il fresco delle sorgenti.
Un giorno, oppresso dalla calura estiva del mezzogiorno, Pan si rifugiò proprio tra gli alberi che erano tanto cari alle ninfe e vide tra le foglie la bella Siringa e se ne innamorò.
Pan però aveva un aspetto raccapricciante: era mezzo uomo e mezzo animale, con una barba ispida che gli ricopriva il mento aguzzo. Aveva due corna sulla fronte, un corpo pelosissimo e al posto delle gambe due zampe di caprone con tanto di zoccoli: Siringa si spaventò e fuggì.
Corse e corse e, per sfuggire a Pan, chiese alle sue sorelle di mutarla d’aspetto in modo che il Dio delle greggi non potesse riconoscerla. Così si trasformò in una canna.
Il vento, che era sempre di casa lungo il fiume, vibrando nelle canne, produsse un suono delicato simile alla voce della ninfa.
Pan allora recise le canne e le portò all’orecchio per poter sentire ancora quel fil di voce che si affievoliva sempre di più.
Non c’erano dubbi, quello era proprio l’eco lontano del canto di Siringa.
Pan si portò la canna dall’orecchio alla bocca e vi soffiò dentro: ne uscirono delle note melodiose e dolcissime, come la voce della ninfa, anzi forse ancora di più.
Pan ebbe subito l’idea di unire con la cera alcuni frammenti delle canne che avevano varia lunghezza e dal quel momento li tenne sempre con sé. Ogni volta che voleva risentire la voce amata, il dio soffiava nelle canne e il miracolo si ripeteva: un’armonia dolcissima si levava nell’aria. Unendo quelle canne le une alle altre, Pan aveva fabbricato uno strumento musicale, forse il primo della storia e lo aveva chiamato “Siringa”, in ricordo della ninfa.
Ecco perché in ogni immagine che raffigura Pan come dio dei pastori e delle greggi c’è anche l’immancabile strumento, che col tempo è diventato per tutti: “Il flauto di Pan”.



LUCIA CI HA FATTO SENTIRE IL MAGICO SUONO DEL FLAUTO E POI, UNO ALLA VOLTA, LO ABBIAMO PROVATO...